– E’ bene saperlo. Una cosa interessante di Russell e che è ritenuto un personaggio così sconnesso. Per te c’è mai stato un limite su quando e dove Russell sarebbe potuto andare?
“Penso che non ci sia alcun limite. E’ buffo perché quando abbiamo iniziato a parlare del personaggio, ovviamente i personaggi si evolvono, parte della discussione e che si è evoluto continuando a renderlo più vecchio e più vecchio. In un primo momento doveva avere come 1100 anni, e così facevo molte ricerche su Carlo Magno e tutte queste persone e immaginavo: “Oh, deve essere stato alla corte di Carlo Magno”.
E poi continuava ad invecchiare e, infine, ha avuto 2800-3000 anni. Stavo esaminando la storia circa il luogo di provenienza, e c’erano sono solo due fonti. Poteva venire dalla Palestina, quello che chiamano Filisteo, o avrebbe potuto essere di un posto molto interessante come il Danubio. Ho pensato, “Non facciamo di lui un romano o un greco. Rendiamolo qualcos’altro. Così abbiamo fatto lui questo Celtico Pagano. [..]”
Lei ha accennato che non tutti i vampiri hanno bisogno essere cool e astuti. Non ti pare che Russell sia un tipo cool e affascinante?
“Bene, abbiamo parlato anche di questo, e una delle cose di cui abbiamo parlato nella fase iniziale era, dove Russell ha appreso il senso dello stile? E la risposta è che l’ha ottenuto da Talbot. Quando Russell e Talbot si sono incontrati, nel 1300 dC in Disanthium, direi che Russell era una specie di personaggio grezzo. Era fondamentalmente un cavaliere mercenario a noleggio che andava in giro per uccidere la gente. E Talbot era un principe, era un principe greco.
Così gli ha trasmesso una certa raffinatezza. Talbot è stato colui che ha civilizzato Russell. Quando Talbot muore, Russell in un certo senso, regredisce. Non ha più un direttivo e ritorna alla sua identità natia.”