Momento SuperQuark

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In alcuni degli ultimi commenti si è sviluppato un interessante dibattito riguardo cosa i vampiri possono o non possono effettivamente fare dal punto di vista delle “funzioni vitali”.
Già parlare di funzioni vitali per un vampiro suona strano; tuttavia anche loro camminano, mangiano (a modo loro), hanno rapporti sessuali, alcuni piangono. Insomma, eppure essi vivono.
Anche se non credo si possa avere un approccio scientifico vero e proprio al problema ho provato a googlerare un po’ e ho trovato notizie interessanti.

Secondo varie fonti il vampirismo sarebbe la spiegazione  popolare a una malattia del sangue che si chiama Porfiria, oggi quasi del tutto scomparsa e completamente curabile. 
Tra i sintomi di questo male vi sono forte anemiafotosensibilità alla luce solare. Da qui l’atavico pallore. 
Altra caratteristica è la eritrodonzia, che non è una parolaccia, ma il termine che indica una peculiare colorazione quasi fosforescente dei denti, dovuta alle porfirine che si depositano nel calcio. In alcuni casi può verificarsi anche retrattilità della gengive (canini accentuati).
Chi è affetto da porfiria non può mangiare l’aglio e in alcuni casi neanche toccarlo, perchè accentuerebbe la presenza di tossine nel sangue facendo peggiorare la malattia.

In altri casi può verificarsi rachitismo degli arti, provocando una particolare forma uncinata, e deformazione dei tratti somatici del viso. 
Spesso si tentava di far bere sangue di bovino ai malati pensando potesse giovare (Un po’ come la nonna che vi dice di mangiare la fettina al sangue…che ti dà sangue). In realtà questo provocava l’insorgere di ulteriori infezioni, ma la pratica era particolarmente mal vista dalla Chiesa cattolica e forse per questo l’odio del personaggio mitico del vampiro è quasi sempre indirizzato verso i simboli religiosi. 
Altra malattia associata al vampirismo è la rabbia. Questa è strettamente legata alla natura animalesca della creatura sia per i sintomi che presenta (tensione muscolare, forza spropositata e iperattività), sia perché si manifesta soprattutto in animali selvatici come i lupi. Ovviamente la rabbia, soprattutto nel passato, era altamente contagiosa (soprattutto quando contratta tramite il morso di un qualche animale) e mortale, questo si aggiungeva alla normale avversione verso qualsiasi tipo di male con sintomi visibili (come la porfiria). 
Dunque i vampiri sono solo criceti anemici con la rabbia?
Non vi preoccupate. Come ogni creatura anche loro sono stati soggetti a evoluzione e dalla brutta crisalide rachitica sono venute fuori delle splendide spietate farfalle.

SCRITTO DA GALATEA

Momento SuperQuarkultima modifica: 2010-02-14T17:53:07+01:00da todoparaloco
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