Libri vs Serie:

“Inizieremo la quarta stagione fra due mesi. Le persone di chiedono sempre così:”Dicci qualcosa, dacci uno spoiler”- E pensano che mentiamo quando diciamo che non sappiamo nulla, ma onestamente non mentiamo! Otteniamo gli script due settimane prima di iniziare le riprese e dopo quello del primo episiodio. Mentre stiamo girando un episodio, abbiamo il secondo episodio.

Lo show ha avuto modo di assumere una vita propria. Ci sono tonnellate di fans dei libri là fuori, noi vogliamo divertire, ma se girassimo scena per scena o l’episodio seguendo quello che è successo nei libri, allora non sarebbe divertente.  Si desidera che stiano in piedi da soli! In più per noi che lavoriamo nello show abbiamo bisogno di sentire che lo show è vivo. Non sappiamo esattamente cosa accadrà nei prossimi sette anni, perchè le cose cambiano è alcune cose potrebbero essere grandi nei libri, ma non sul set. Lafayette è morto nel primo libro, ma verso la fine della prima stagione tutti si sono resi conto che “non possiamo uccidere questo personaggio perchè è troppo  piacevole! Così è tornato ed ad oggi è uno dei personaggi principali”.

Eric vs Bill (il Provino di Skarsgård):

“Il casting per Bill Compton. Un anno prima di cominciare, quindi molto presto- non fecero audizioni per gli altri personaggi, solo audizioni per Bill. Quindi dovresti chiederlo ad Alan, ma sono abbastanza sicuro che non aveva in mente me quando mi ha portato a leggere di Bill. Eric si presenta dopo, non nel pilot. Quindi sono abbastanza sicuro che Alan già sapeva che ero meglio per Eric che per Bill. Non credo che fosse una scelta fra me e Stephen per Bill. Credo che Alan stesse controllando il mercato e guardando gli attori adatti e tutti avevano comunque letto di Bill. Ovviamente non ho potuto fregarlo. Io non sono assolutamente adatto per Bill.”

Alti vs Bassi:

“La mia altezza può essere un problema. Un sacco di registi e fotografi a volte non sono felici perché io sono abbastanza alto e soprattutto se lavoro con gli attori più “corti” la differenza può essere piuttosto consistente. [Ride] Questo è sicuramente successo prima. Usiamo cassettine di mele per gli altri attori in modo da sollevarli un po’.”

Essere nudo sullo schermo vs la copertina per Rolling Stone:

“Perché mi “piace stare nudo”? [Ride] perché sono nato in quel modo! Non ho scritto i copioni, ma non mi importa se ha un senso. Si tratta di essere a proprio agio e se ha un ragionevole senso il racconto. L’unica volta che puoi sentirti imbarazzato e sfruttato e quando ti chiedi “perchè sono qui in piedi nudo? E non mi sono mai sentito così. C’e sempre una ragione per esserlo nello show e sono sempre dei grandi momenti: il divertimento, le scene folli. Quindi davvero non mi dispiace affatto.

Per la copertina del Rolling Stone è accaduto un giorno. Abbiamo mostrato e girato molto materiale PG-13 (se non erro dovrebbre significare “Parents’ Guide 13 vale a dire Vietato ai minori di anni 13) con i nostri vestiti indosso praticamente tutta la giornata. Per sei o sette ore. Poi verso la fine il fotografo ha detto:”Questi scatti sono belli e la rivista sarà felice averli, però mi piacerebbe provare qualcosa se voi ragazzi state al gioco!” Ce l’ha spiegato ed era proprio una di quelle cose in cui ci siamo guardati negli occhi, avevamo passato tutto il giorno con il fotografo, ci sentivamo a nostro agio con lui, sapevamo che era grande e l’atmosfera era giusta, ci siamo detti”Fanculo, facciamolo”. Nessuno pensava che la rivista sarebbe  uscita così. Volevamo vendere nei supermercati. Abbiamo pensato che questo sarebbe stato troppo offensivo. Ma credo che abbiano fatto bene (ride) Sono contento che l’abbiano fatto! Mi è piaciuto un sacco. E’ stato sicuramente più interessante rispetto alla versione “sicura”…”

Fonte e intervista completa

Fonte foto

SCRITTO DA ANGELA

Alexander sta raccogliendo fonti per SOS per i villaggi dei bambini. Come sapete la Battle of the Fangs è conclusa, Moyer ha vinto di poco, e i suoi supporters hanno raccolto i fondi per l’associazione Gulf Relief Foundation.

La SOS ha quindi voluto ringraziare Alexander del contributo dato. Alexander ha aiutato la fondazione SOS Children’s Villages a raccogliere più di 35,000 dollari per i loro programmi.

Quanto si sentono delle belle notizie come queste, c’è solo da gioire.

Complimenti ad Alexander, a Stephen, e a tutte le persone che hanno contribuito!

L’articolo lo trovate qui.