Su “Variety.com” una interessante intervista ad Alan Ball:
“L’esperienza più significativa per me è stata il primo meeting per “Six Feet Under”. Quando lavoravo presso i network (commerciali), tutte le note che ricevevo si potevano ridurre praticamente in due tipi: rendere tutti piacevoli [credo si riferisca ai personaggi negli shows] e sottolineare/rendere articolato il contesto.Entrambe sono la morte per una buona narrazione.
Quando ho girato il pilot di “Six Feet Under”, la nota che ho ricevuto è stata “Ci piace, ma ci da una sensazione di sicurezza. (We love it, but it feels a little safe). Riesci a rendere il tutto solo un po’(fucked up sarebbe fottuto) più incasinato? Sul serio, ed ho avuto questo momento come di “Ok, sono nel posto giusto”.
Mettere in piedi uno show qualunque è incredibilmente faticoso, e mi sento così fortunato che i due spettacoli che ho realizzato per l’HBO siano stati davvero funzionali ed equilibrati. Attualmente sto lavorando con persone che sembrano essere interessate a creare spettacoli migliori, non solo differenti perchè hanno bisogno di giustificare i loro stipendi”.
SCRITTO DA ANGELA