– Vedi qualche contrasto tra Brutus e il tuo personaggio in “True Blood”?
“E ‘buffo, perché qualcun altro me l’ha chiesto prima, se ci fossero analogie tra il mio rapporto con Richard Gere (in “The Double”) e con Alex in “True Blood”, sono rimasto perplesso, perché la verità è che non ci ho pensato affatto.. Si potrebbe andare avanti e trovare una metafora e dire che è un uomo imprigionato dal suo stesso senso di bisogno, credo. Ma no, io no. Ero attratto dal fatto che questo uomo è in trappola, ed è un personaggio dark che cerca, con ogni mezzo in suo potere, di fuggire. Mi piace molto, come attore, interpretare gli accenti, perché sembra un’altra parte del mio costume. Quando indosso i miei stivali e cambio i miei capelli – ciò è parte integrante di quello che faccio, quindi è certamente sentito come se fosse una grande opportunità per interpretare di nuovo.
– Stai producendo un film in cui Anna Paquin è la protagonista, è giusto?
“Sì, è un film che si intitola “Free Ride”, ed è la storia vera di una mamma che nel 1973 ha portato i suoi bambini sino in Florida, per allontanarsi da un rapporto violento, e finisce coinvolta in alcuni eventi interessanti … Anna interpreta la madre di queste due bambine, e la scrittrice-regista della storia (Shana Sosin), è in realtà la bambina più piccola – è la sua storia. Quindi è molto interessante, e abbiamo fatto un lavoro miracoloso, in sei settimane, trovare il progetto, partire con i preparativi e formare il cast, abbiamo girato proprio ieri. E’ abbastanza emozionante, e completamente folle.”