Sul “LosAngelesTime”, Alan Ball spiega come riesce a far si che True Blood sia una miscela di horror, humor e violenza e ci porta dietro le quinte di una serie televisiva divenuta “cult” per tutto il mondo.
L’articolo si apre con una foto, quella postata, di Bill Compton che si libra in volo, scena che vedremo nelle puntate più avanti…….
Non riveleremo le vicende bizzarre e complesse che hanno portato ad essa, non farebbe altro che rovinare il divertimento.
True Blood è il più grande successo della rete via cavo dopo i “Soprano”. Il successo ha trasformato la bambina prodigio Anna Paquin, in una cameriera telepatica Sookie Stackhouse, e la storia d’amore televisiva si è riversata fuori lo schermo quando ha annunciato il fidanzamento con Stephen Moyer, decretando Alan Ball come l’eroe creativo dell’HBO.
In due anni lo spettacolo è stato definito come una sorta di risposta al fenomeno di “Twilight” anche se con una buona dose di senso dell’umorismo e parecchio sangue.
A fine delle riprese tutti sono riuniti alla mensa aziendale con un aria di auto-soddisfazione per lavorare in uno show di successo firmato HBO vincitrice di un Emmy.
E’ evidente nell’andatura di Ball, e da come girovaga con la sua camicia da boscaiolo rossa, come un corpulento ed amato maestro. …. Tutti sembrano sapere che hanno tirato fuori un’altra stagione spettacolare e misteriosa.
Moyer dice: “Facciamo cose che non avete mai immaginato. Mi piace. Più dark, più misterioso, più strano, il meglio per me”.
Generalmente, uno show televisivo riesce grazie ad una squadra temeraria ed inventiva, di un gruppo che riesce a portare in una scena di sesso vergognosa una sensibilità insolente rendendola in qualche modo carica di “pathos”.
SCRITTO DA ANGELA